Serie B, déjà vu per il Cosenza: il caos attuale ricorda il caso Palermo del 2019

Nel 2019 la Serie B fu travolta dal caso Palermo: playout annullati e Salernitana salva. Oggi, uno scenario simile agita di nuovo la cadetteria, ma con scelte opposte.
20.05.2025 09:00 di  Stefano Bentivogli   vedi letture
Serie B, déjà vu per il Cosenza: il caos attuale ricorda il caso Palermo del 2019
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Come cambiano le cose in pochi anni. Era la stagione 2018/2019, la prima del Cosenza Calcio tra i cadetti dopo il ritorno in Serie B. I rossoblù conquistarono la salvezza con anticipo, a tre turni dalla fine, sfiorando addirittura la zona playoff e chiudendo la stagione con una giornata di riposo.

Proprio nei 90 minuti finali del campionato, si delineò il playout tra Venezia e Salernitana, allora ancora sotto la gestione Claudio Lotito. Ma lo scenario cambiò radicalmente nel giro di poche ore: il Palermo, arrivato terzo sul campo, fu retrocesso all’ultimo posto dal Tribunale Federale Nazionale, per gravi irregolarità gestionali.

Una situazione molto simile a quella che in queste settimane sta sconvolgendo la Serie B, tra penalizzazioni, ricorsi e playout bloccati. Solo che, all’epoca, la Lega B scelse un’altra strada: in un primo momento, con la retrocessione del Palermo, lo spareggio salvezza sarebbe dovuto essere Salernitana-Foggia, con i Satanelli terzultimi a un solo punto dai granata. Ma la Lega annullò immediatamente il playout, salvando la Salernitana a tavolino.

Una decisione che scatenò polemiche e che fu poi parzialmente rivista: il TAR e il Collegio di Garanzia del CONI modificarono la sanzione al Palermo in un -20 in classifica, ma la confusione regnò sovrana per settimane.

Oggi, con il caso Brescia e le vicende legate alla Sampdoria, la storia sembra ripetersi, ma con risposte istituzionali opposte. Se nel 2019 il playout fu cancellato subito, oggi si è scelto di rinviare e mantenere in piedi il doppio confronto, lasciando aperti scenari ancora più complessi.

Un nuovo capitolo di una Serie B sempre più condizionata dalle aule di giustizia, con i club – e i tifosi – costretti ad attendere risposte definitive fuori dal campo.