Meno sconti e più Contiero: il futuro "sostenibile" è gia qui. Ma se fosse solo un futuro "di legno"?

Guarascio bis, Testa di Legno o Nuova Cordata, la lezione è chiara.
Zero sconti, qualità (che quasi mai è in saldo) e attenzione ai talenti: solo così si sopravvive all'inferno.
17.05.2025 07:45 di  Giuseppe Leo   vedi letture
Meno sconti e più Contiero: il futuro "sostenibile" è gia qui. Ma se fosse solo un futuro "di legno"?

I giorni immediatamente successivi alla messa in orbita del comunicato vergato dal proprietario del Cosenza sono stati nient'altro che un fine esercizio di analisi logica ed esegesi. Noi puristi della lingua abbiamo pesato ogni parola e segnalato il solito cortocircuito linguistico e fattuale. Ad esempio: perché far ventilare i nomi di allenatori e ds, se si pensa di sbaraccare? Perché disinvestire a febbraio in piena lotta per la B, quando qualcuno(!) dovrà ora dissanguarsi per il ritorno in cadetteria in un torneo di C fatto di fortuna e disperazione?

D'altronde le parole sono importanti, le parole sono armi. Ma, trascorse oramai 72 ore, l'interpretazione deve necessariamente lasciare posto ai fatti. Ne va' della credibilità di quel "brevissimo", credibilità già ampiamente amputata dai precedenti scivoloni.

Il "brevissimo" guarasciano quasi mai pero' in questi anni è coinciso con il significato che potremmo assegnargli.

E viene da sorridere (amaro) nel pensare che tra i sinonimi di "brevissimo" ci sono anche "stretto, angusto", aggettivi che invece rendono benissimo l'idea dei margini di manovra con i quali Guarascio, Testa di Legno, o Nuova (per Davvero) Cordata , si troveranno a dover operare da qui a 20 giorni.

Spirata la prima scadenza di ieri, Micheli dovrà far trovare la tavola ben apparecchiata anche per i prossimi appuntamenti federali (il celeberrimo 6 giugno) e agli occhi della Covisoc. Proprio la Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche (appunto, Covisoc) avvierà le verifiche di rito il 9 giugno, pertanto entro la metà di giugno capiremo chi sarà stato “ammesso” , “bocciato” o solo " rimandato".

Su conti e indice di liquidità si dice sereno il Cosenza, al netto delle scorie con il Comune che, alla fine, non si opporra' alla concessione dello stadio e piuttosto ingaggera' lo scontro con l'attuale proprietario su altri livelli.

Il riuscire però a sfangarla sull'iscrizione sarebbe solo un piccolo, impercettibile passo, nel deserto della programmazione.

L'incasso a rate del paracadute e dei contributi ex Legge Melandri, a bene vedere, non depone affatto per un cambio societario "a brevissimo", tutt'altro. E se aggiungiamo i tempi tecnici, burocratici per un passaggio di consegne che si rispetti e che partirebbe da una richiesta economica significativa da parte di Guarascio, si comprende davvero come si sia già fatta 'na certa.

E sul viale del tramonto potrebbe allora spuntare il Guarascio bis o la temuta Testa di Legno, pronta a " paracadutare" tutto verso una dolce morte.

Sulla Nuova Cordata si è scherzato e detto, al solito, tanto. Da IGreco, ai fondi, a Luselli (figura chiave in Conad, una delle opzioni emiliane, secondo i più audaci), i nomi non mancano ma il cerchio sta per chiudersi a brevissimo, per davvero. Nel senso che se si dovesse andare oltre la prossima settimana, segnalata da alcuni rumors come " quella buona" , allora davvero avrebbe ragione chi sostiene che il comunicato altro non era che una "camomilla "per la piazza e la politica. In altre parole, un tappeto rosso al Guarascio bis.

Come dicevano gli antichi, le squadre si costruiscono a maggio, e non di certo a cavallo tra vecchie e nuove proprietà, aggiungiamo noi. 

E se lo scintillio di un passato sofferto e fortunato ha lasciato un briciolo di lezione, è che il presente e il futuro non cambieranno poi di molto se non si mollera' la politica del procrastinare (e comunicare) a vuoto, per abbracciare il volto e l'attaccamento dei Contiero e di quanti, a vario titolo, hanno nobilitato il settore giovanile del Cosenza. La sopravvivenza parte da li'. Zero sconti, qualità (che quasi mai è in saldo)e attenzione ai talenti. 

Perche', nonostante la mala gestio, c'è tanto di buono nel giardino rossoblù, che attende solo di essere valorizzato, a prescindere da chi avrà il timone in mano.

Un buono che la solita "politica dello sconto" non puo' lasciare colpevolmente a marcire.