Cosenza, cessione in stallo: la società sonda imprenditori locali per quote di minoranza

La tanto attesa cessione del Cosenza Calcio, annunciata da mesi dalla proprietà, sembra essersi trasformata in una vicenda sempre più confusa. A fronte di trattative concrete e affidabili — almeno due, se non tre, considerate assolutamente credibili — che prevedevano il passaggio integrale del club a nuovi acquirenti, negli ultimi giorni si sta delineando uno scenario che ha lasciato molti osservatori spiazzati.
Nonostante sia ormai chiara l’impossibilità per Eugenio Guarascio di continuare a sostenere economicamente il progetto sportivo rossoblù, la dirigenza sembra muoversi in una direzione completamente diversa.
L’amministratore unico del club, Rita Scalise, con ogni probabilità in accordo con lo stesso Guarascio, avrebbe avviato una sorta di perlustrazione tra gli imprenditori locali, compresi alcuni attuali sponsor, sondando la disponibilità a entrare nel capitale sociale del Cosenza acquistando quote del 20, 30 o 40%.
Un’operazione che appare illogica rispetto alla narrativa degli ultimi mesi, in cui si dava ormai per certa una cessione totale del club. La mossa alimenta nuovi interrogativi sul reale intento della proprietà e rischia di complicare ulteriormente un clima già appesantito da malcontento e sfiducia nella piazza.
Nel frattempo, il futuro societario del Cosenza rimane in sospeso, con la squadra ancora al lavoro e una tifoseria in attesa di risposte concrete, e soprattutto definitive.