Martino saluta Cosenza: "Speravo in un finale diverso. Mi hanno teso la mano ma poi..."

Pietro Martino ha ufficialmente salutato il Cosenza Calcio attraverso un post pubblicato sul suo profilo Instagram, a seguito della squalifica di 18 mesi ricevuta per il coinvolgimento nella vicenda del calcioscommesse.

Il difensore, che aveva firmato un rinnovo contrattuale a inizio anno, potrebbe aver visto il proprio accordo annullato o risolto in seguito alla sanzione disciplinare. La società rossoblù, infatti, non ha ancora rilasciato comunicazioni ufficiali in merito alla posizione contrattuale del giocatore, ma è plausibile che il legame tra le parti si sia interrotto anticipatamente.

La vicenda rappresenta un ulteriore capitolo delicato nel già turbolento momento vissuto dal Cosenza, alle prese con una profonda ristrutturazione in vista della stagione 2025-26 in Serie C.

Cara Cosenza,
ho deciso di prendermi un po’ di tempo per trovare le parole giuste.
Sapevo che questo giorno prima o poi sarebbe arrivato, ma speravo in un finale diverso.
Sei stata casa per me e per la mia famiglia.
Mi hai permesso di creare legami veri e duraturi.
Mi hai insegnato ad apprezzare questo popolo che vive di calcio.
Di questi 3 anni, ho ancora impresso il ricordo di quella salvezza a Brescia, di vittorie all’ultimo minuto e del boato dello stadio pieno.
Ahimè, la vita a volte ti riserva finali inaspettati e quest’ultima annata ne è la prova.
Molti di voi, in questi ultimi due mesi, hanno speso parole belle nei miei confronti non soffermandosi dietro ad un comunicato o ad articoli di giornale, ma informandosi col diretto interessato.
Non scrivo questo post per ottenere approvazione, ma per ringraziare ogni mio singolo compagno, lavoratore della società e tifoso che mi ha accompagnato in questo cammino.
Sono davvero dispiaciuto per come sia andato questo ultimo anno, ma ancor di più la mia delusione è per chi stringendomi la mano aveva promesso di tutelarmi e non l’ha fatto.
Vi ringrazio per tutto quello quello che avete fatto per me.
Vi auguro presto di tornare dove questa piazza merita di stare.
Con affetto,
Pietro

 

 

 

 

 

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