Cosenza, Guarascio dopo la retrocessione: “Sette anni bellissimi, ma ci assumiamo ogni responsabilità”

La retrocessione in Serie C segna la fine di un ciclo per il Cosenza Calcio. Dopo sette stagioni consecutive in Serie B, il presidente Eugenio Guarascio ha voluto tracciare un bilancio amaro ma lucido, al termine di una stagione che ha lasciato delusione e amarezza nella piazza rossoblù.
“Si sono conclusi ieri sera con la gara di La Spezia sette bellissimi anni di Serie B,” ha dichiarato Guarascio. “Oggi è difficile guardare con serenità e lucidità a quanto fatto, ma è giusto ricordare che in queste stagioni il Cosenza ha lottato con orgoglio per difendere la categoria e, come lo scorso anno, ha sfiorato traguardi importanti, centrando il quinto miglior piazzamento della nostra storia”.
Un messaggio che cerca di ricostruire il senso di un cammino iniziato nel 2018, fatto di salvezze sofferte ma anche di sogni coltivati, come nell’ultima stagione pre-retrocessione.
Ma il presidente non si nasconde di fronte agli errori compiuti nell’ultimo campionato. A partire dalle scelte tecniche e gestionali che, pur animate da buone intenzioni, non hanno portato i frutti sperati.
“Come ogni anno abbiamo cercato di migliorarci,” ha proseguito Guarascio. “Abbiamo portato a Cosenza un dirigente esperto come Beppe Ursino, il promettente Gennaro Delvecchio come direttore sportivo, e un allenatore come Massimiliano Alvini, di cui abbiamo sempre apprezzato gioco e personalità. L’organico era composto da giocatori esperti e giovani, per la maggior parte di proprietà, con l’obiettivo di costruire una squadra solida e sostenibile”.
Le premesse, almeno nella prima parte del campionato, sembravano buone. Il Cosenza aveva mostrato segnali incoraggianti, alimentando la speranza di un campionato tranquillo o addirittura ambizioso. Ma qualcosa si è rotto lungo il percorso.
“Qualcosa non ha funzionato,” ha ammesso il presidente. “E ce ne assumiamo tutta la responsabilità, com’è giusto che sia”.
Il club ora si trova di fronte a una nuova sfida: ricostruire dalle macerie, riconquistare credibilità sportiva e tornare competitivo in una Serie C sempre più difficile. Il futuro passa anche dalle scelte societarie dei prossimi giorni, compresa la possibile cessione del club, che potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per il calcio cosentino.