Cosenza, colpo di scena al Marulla: curve richiuse per scarsa affluenza. Ecco cosa cambia per i tifosi

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Il Cosenza torna sui suoi passi. A partire da domenica prossima, in occasione della sfida contro il Picerno, le due curve del “San Vito – Marulla” torneranno a essere chiuse. Una decisione sofferta ma inevitabile, maturata dopo settimane di valutazioni interne e, soprattutto, davanti a un dato che ha parlato più forte di qualsiasi analisi: la scarsa affluenza.

La riapertura, avvenuta lo scorso 18 settembre per Cosenza–Giugliano, avrebbe dovuto rappresentare un passo verso il riavvicinamento del pubblico. Ma il ritorno non c’è stato: in poco più di due mesi, nelle curve si sono visti solo alcuni gruppi di tifosi, “poche decine” secondo le stime della società. Troppo poco per giustificare costi operativi e gestionali che, nel lungo periodo, diventano difficili da sostenere.

E così, si torna indietro. Una vera e propria retromarcia, dettata più dal realismo che dalla volontà.

Una scelta economica ma anche logistica

La società ha valutato con attenzione la situazione: mantenere aperte le curve comporta spese per steward, personale di controllo, sicurezza e manutenzione. Spese che hanno un senso se i settori vengono popolati, ma che diventano insostenibili quando si parla di numeri così bassi.

La decisione è stata comunicata dal Direttore Generale Salvatore Gualtieri, che ha informato in anteprima i rappresentanti del tifo organizzato della Curva Sud. Un confronto necessario per spiegare le ragioni del passo indietro e per illustrare la soluzione alternativa.

La Tribuna A diventa il nuovo settore popolare

Con la chiusura delle curve, la società ha individuato un nuovo spazio che ospiterà i tifosi di casa più calorosi: la Tribuna A, che da domenica diventerà la zona designata per chi vuole sostenere la squadra con voce e passione.

Una scelta che guarda alla praticità, ma anche al tentativo di concentrare il tifo in un’unica area più facilmente gestibile. Il club spera così di migliorare l’atmosfera generale dello stadio, evitando dispersioni e dando maggiore continuità al sostegno alla squadra.

Un ritorno “all’antico”, in attesa di tempi migliori

La chiusura delle curve non è un punto di arrivo, bensì un provvedimento temporaneo. La società stessa ha lasciato intendere che, qualora si registrasse un aumento della partecipazione del pubblico, le valutazioni potrebbero cambiare nuovamente.

Per ora, però, la realtà è un’altra: il Cosenza deve fare i conti con numeri bassi e con la necessità di ottimizzare le risorse. Chiudere i settori meno frequentati è stato considerato il passo più logico.

Resta il rammarico per un’occasione che sembrava poter rianimare il tifo organizzato in curva. Ma lo scenario attuale impone scelte pragmatiche.