Garritano, giornata da incubo: due rigori sbagliati a Foggia. Ma davvero è tutto da buttare?
Il calcio, si sa, non concede sempre seconde possibilità. E quando ti presenti sul dischetto, solo contro il portiere, ogni dettaglio può trasformarsi in gloria oppure in delusione. Luca Garritano, nella sfortunata trasferta di Foggia, ha provato entrambe le sensazioni nel giro di pochi minuti, fallendo due calci di rigore nella stessa partita. Un episodio raro, che ha inevitabilmente orientato il risultato e inciso sul peso emotivo che oggi grava sulle spalle del numero 10 rossoblù.
Se dagli undici metri si diventa eroi, è altrettanto vero che basta un attimo per ritrovarsi nel mirino delle critiche. E Foggia, per Garritano, è stata una di quelle giornate in cui tutto sembra remare contro.
Due tiri dal dischetto, due destini incrociati
Il primo rigore avrebbe potuto cambiare l’inerzia della gara: un’occasione d’oro per indirizzare la partita, ma il mancato guizzo ha spezzato il ritmo e frenato l’entusiasmo della squadra. Il secondo, ancora più pesante per il valore psicologico, è diventato una montagna impossibile da scalare. A quel punto, ogni scelta, movimento e sguardo della gara sembrava raccontare un copione già scritto.
Non è semplice, per un giocatore di responsabilità e talento come Garritano, uscire da una partita segnata in modo così netto dagli episodi. Ma è proprio in questi momenti che si misura la forza mentale dei leader.
Dall’errore alla reazione: il vero banco di prova
Il calcio non aspetta, non perdona e raramente offre appigli. Ma proprio perché è uno sport spietato, lascia sempre spazio per una rinascita. L’importante è la tenuta mentale, la capacità di trasformare un crollo emotivo in un punto di ripartenza.
Garritano non è nuovo a responsabilità pesanti e sa quanto il suo ruolo sia centrale nel progetto rossoblù. Per questo, la sua reazione sarà decisiva: non tanto per cancellare quanto accaduto, ma per riannodare la fiducia del gruppo e del pubblico che lo ha sempre sostenuto.
La squadra deve stringersi: nessuno si salva da solo
Una serata storta non può e non deve oscurare il contributo che Garritano offre abitualmente alla squadra. Ora più che mai, l’ambiente dovrà fare blocco attorno al suo numero 10, perché il percorso verso gli obiettivi stagionali passa anche dai momenti più difficili.
Il calcio è pieno di grandi giocatori che hanno fallito dal dischetto, anche più di una volta. La differenza l’ha fatta la loro capacità di rialzarsi.
Un episodio che non definisce una stagione
La sconfitta di Foggia pesa, tanto quanto i due rigori sbagliati. Ma ridurre tutto a quel singolo episodio sarebbe un errore analitico e narrativo. Ci sono dinamiche di gioco, assetto mentale e atteggiamento collettivo che hanno inciso sulla gara molto più dei due episodi dal dischetto.
Per Garritano, questa partita diventerà uno snodo psicologico: o si resta imprigionati nell’errore, o lo si usa come trampolino di rilancio. La storia del calcio parla chiaro: i più grandi hanno scelto la seconda strada.
