Cosenza-Picerno, Buscè: "Il Picerno è pericoloso. A Foggia abbiamo imparato la lezione: troppa voglia di vincere fa perdere equilibrio"

Alla vigilia di Cosenza–Picerno, Buscè avverte: serve equilibrio dopo lo scivolone di Foggia. Il tecnico analizza l’avversario, aggiorna sulle condizioni dei singoli e commenta le critiche a Garritano.
06.12.2025 15:35 di  Stefano Bentivogli   vedi letture
Cosenza-Picerno, Buscè: "Il Picerno è pericoloso. A Foggia abbiamo imparato la lezione: troppa voglia di vincere fa perdere equilibrio"

Alla vigilia della sfida contro il Picerno, Antonio Buscè si presenta in conferenza con la lucidità di chi vuole trasformare la sconfitta di Foggia in un punto di ripartenza. Il tecnico non fa giri di parole: il campionato va rispettato e certe partite, anche quando sembrano alla portata, possono riservare brutte sorprese se si perde equilibrio.

«Il Picerno è un avversario di tutto rispetto — esordisce Buscè — e la gara precedente deve servirci da lezione. A volte è proprio la troppa voglia di andare a vincere queste partite che ti porta a fare errori. A Foggia abbiamo fatto tutto noi, nel bene e nel male. Dobbiamo prestare attenzione a ciò che abbiamo concesso, loro forse nemmeno se l’aspettavano».

Il tecnico insiste sul concetto di equilibrio, spiegando come l’eccessiva foga possa trasformarsi in un’arma a doppio taglio: «Capita anche alle prime della classe di incappare in sconfitte così. È il tipo di campionato: va sempre rispettato. La troppa voglia ti fa perdere lucidità, e a noi è successo esattamente questo una settimana fa».

“Il Picerno è in ripresa: anche una rimessa laterale può cambiarti la partita”

Buscè non vuole che il Cosenza sottovaluti un Picerno che, dopo la goleada subita dall’Atalanta, ha ritrovato compattezza ed equilibrio. «Bisogna stare attenti — avverte —. È una squadra che si è risistemata. Noi dobbiamo prestare la massima attenzione anche sulle rimesse laterali. Può sembrare un dettaglio, ma in partite così anche un dettaglio ti può far perdere».

Condizioni della rosa e gestione degli acciacchi

Spostando l’attenzione sui singoli, il tecnico fotografa una situazione non semplice ma sotto controllo. «Florenzi ha avuto problemi intestinali, ma è rientrato ieri. Mazzocchi lo stiamo gestendo come si deve. Pompei stamattina è dovuto tornare a casa per un mal di gola. Sono cose che capitano in tutte le squadre e le avevamo messe in conto».

Ci sono però anche notizie positive: «Ricciardi è migliorato tanto grazie alla gestione delle sedute, aveva avuto qualche problemino. Dametto si è ripreso completamente».
E aggiunge un passaggio significativo sulla gestione delle forze: «In alcuni ruoli siamo tranquilli, in altri dobbiamo sacrificare qualcuno. C’è gente che tira la carretta da luglio. Ma andiamo avanti a testa alta, senza idee negative».

Catania corre, Foggia fa male: “Ma la mentalità dei ragazzi è vincente”

Il tecnico sa che la distanza dalla vetta si è ampliata, complice la sconfitta dell’ultima giornata e il ritmo impressionante del Catania. «L’ho detto in tempi non sospetti — ribadisce —: il Catania può anche chiudere il campionato ad aprile. È un ambiente che ci crede davvero. Io penso alla mia squadra».

Su Foggia, Buscè racconta il doppio volto della prestazione: «22 tiri in porta, tanti piazzati e occasioni. Potevamo vincerla e potevamo tenerci il punto, ma abbiamo voluto provare a vincere fino all’ultimo. Questa è mentalità vincente. Loro, nel recupero, aspettavano solo il fischio finale. Noi no».

Non manca una dura difesa di Garritano, travolto da critiche esagerate dopo i rigori sbagliati: «Ho sentito cose che fanno vomitare. I rigori si sbagliano, punto. Ciò che ho sentito sono parole irripetibili».

Bellodi da avversario, Longobardi sfumato: “In quel ruolo serviva un profilo, ma abbiamo soluzioni”

Tra i volti che il Cosenza ritroverà c’è Bellodi, già allenato da Buscè a Rimini: «Ha fatto 15-16 partite a grandi livelli con me. È un bravo ragazzo e un ottimo giocatore».

Sul mancato arrivo di Longobardi, approdato invece alla Salernitana, il tecnico spiega: «Era un profilo che poteva servirci. A Rimini aveva avuto costanza, poteva coprire quel ruolo. Ma ha fatto altre scelte».

Buscè però non si lamenta e rilancia: «Cannavò lo ha fatto bene, anche nel secondo tempo di Foggia. È una soluzione. Possiamo anche adattare un difensore centrale a destra».

Picerno come banco di maturità: “Equilibrio e attenzione, il resto verrà”

Il messaggio finale è semplice e profondo: niente ansie, niente calcoli affrettati, solo attenzione ai dettagli e rispetto per ogni avversario.

«Ci serve equilibrio. La voglia di vincere deve esserci sempre, ma senza perdere la testa. Il campanello d’allarme è suonato: anche una rimessa può costarti la partita. Ora trasformiamo la lezione in crescita».