Cosenza, ultima chiamata al “Picco”: evitare il peggior campionato di sempre e salvare almeno l’onore

Si chiude stasera, allo stadio “Alberto Picco” di La Spezia, una delle stagioni più deludenti nella storia recente del Cosenza Calcio. I rossoblù di Massimiliano Alvini scendono in campo con l’obiettivo di evitare l’onta statistica della peggior Serie B della storia del club, mentre i padroni di casa cercano punti per blindare un prezioso terzo posto che potrebbe fare la differenza in chiave playoff.
Un finale per salvare l’onore
Dopo un campionato avaro di soddisfazioni, con una classifica che parla da sola, il Cosenza affronta l’ultimo atto con la consapevolezza che, anche senza obiettivi di classifica, non si può sbagliare l’approccio. Contro uno Spezia motivato e spinto dal proprio pubblico, servirà una prestazione di carattere, per chiudere con dignità e gettare le basi per ripartire.
Le scelte di Alvini: tra assenze pesanti e giovani in campo
Tanti i problemi di formazione per mister Alvini, che dovrà fare a meno del portiere titolare Alessandro Micai, non convocato. Tra i pali ci sarà quindi il giovane Vettorel, pronto a difendere la porta nel 3-4-2-1 disegnato dal tecnico toscano.
In difesa, il terzetto sarà composto da Sgarbi, Hristov e Caporale, quest’ultimo favorito su Venturi. Sugli esterni si apre il ballottaggio: a destra potrebbe trovare spazio il giovane Cimino, mentre a sinistra si giocano una maglia Ricci e D’Orazio, con quest’ultimo in leggero vantaggio.
A centrocampo torna Florenzi dopo la squalifica e farà coppia con Gargiulo, chiamati a dare equilibrio in mezzo al campo. Sulla trequarti, fiducia a Rizzo Pinna e Kouan, alle spalle dell’unica punta Artistico, preferito vista l’indisponibilità contemporanea di Zilli e Mazzocchi.
Ultima prova anche per Alvini?
Per Alvini, quella di stasera potrebbe anche essere l’ultima panchina sulla guida tecnica del Cosenza, in attesa delle valutazioni societarie a fine stagione. Dopo un campionato tormentato, il tecnico è chiamato a chiudere con un segnale positivo, magari proprio nello stadio dove era stato esonerato pochi mesi fa, quando sedeva sulla panchina dello Spezia.
Il Cosenza gioca per l’onore, per salvare almeno la faccia in un’annata complicata sotto ogni punto di vista. Vincere al “Picco” non cambierà il giudizio complessivo, ma potrebbe rappresentare il primo passo di una ricostruzione che non può più essere rimandata.