Cosenza retrocesso in Serie C: stagione da incubo, due big verso l'addio certo

Il verdetto è arrivato ed è pesantissimo: il Cosenza retrocede in Serie C, chiudendo all’ultimo posto una stagione che ha avuto ben pochi lampi positivi. I calabresi hanno infatti terminato il campionato con 34 punti conquistati sul campo, ridotti poi a 30 a causa della penalizzazione inflitta nel corso della stagione. Un epilogo amaro ma inevitabile, frutto di una lunga serie di difficoltà societarie, tecniche e ambientali.
Una stagione da dimenticare, segnata da scelte sbagliate, contestazioni, scarsa continuità e un clima sempre più teso tra squadra e tifoseria. Ora, però, per i Lupi della Sila è tempo di guardare avanti.
Obiettivo ripartenza: prime valutazioni sulla rosa
Nonostante la retrocessione sia fresca e dolorosa, in casa Cosenza si è già al lavoro per programmare la ripartenza. Prima ancora di entrare nel vivo del mercato estivo, la dirigenza sta iniziando le valutazioni sui giocatori attualmente in prestito, una voce fondamentale per la definizione del futuro organico.
Tra i primi nomi sulla lista figurano Riccardo Ciervo e Tommaso Fumagalli, due calciatori arrivati in prestito da Sassuolo e Como, che però non rientrano nei piani tecnici per la prossima stagione. Per entrambi, infatti, si va verso il mancato riscatto, con conseguente ritorno alle rispettive società di appartenenza.
Un passo necessario per costruire una nuova identità
La retrocessione impone una riflessione profonda non solo sull’organico, ma anche sull’identità del club. Ripartire dalla Serie C significa abbassare il monte ingaggi, puntare su profili motivati e costruire un progetto tecnico credibile, che metta al centro giovani di qualità e uomini spogliatoio in grado di reggere la pressione.
In questo contesto, Ciervo e Fumagalli, pur avendo dato il loro contributo, non sembrano rientrare nei parametri tecnici ed economici che la società intende seguire per il prossimo campionato.
Il futuro parte adesso: serve una svolta
La caduta in Serie C segna un punto di svolta per il Cosenza, ma anche l’opportunità per fare finalmente ordine. La piazza merita una squadra competitiva, un progetto serio e trasparente, e dirigenti in grado di restituire dignità e ambizione al club.
Il primo passo sarà proprio definire chi resta e chi parte, per poi lavorare su innesti mirati e su un nuovo allenatore (o la conferma, se ci sarà) capace di dare un’identità forte alla squadra.