Guarascio: “Cosenza non si ferma. Stiamo costruendo il futuro, per tornare subito in Serie B”

Il momento è difficile, ma lo sguardo è già proiettato verso il futuro. Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza Calcio, ha voluto lanciare un messaggio chiaro e carico di determinazione, a poche settimane dalla retrocessione che ha segnato la fine di un ciclo lungo sette anni in Serie B.
“In questi mesi, parallelamente all’impegno sportivo, abbiamo lavorato per individuare e condividere un percorso utile al trasferimento della proprietà con soggetti che avessero capacità economico-finanziarie in grado di garantire un immediato ritorno in Serie B,” ha dichiarato Guarascio.
Un passaggio decisivo per il futuro della società, che non intende restare ferma né lasciarsi travolgere dalle difficoltà. Il presidente sgombra il campo da ogni incertezza: il Cosenza è pronto a ripartire e vuole farlo con basi solide, affidandosi a figure credibili e strutturate.
“Il Cosenza dunque non si ferma qui,” ha ribadito. “Sgombriamo il campo da ogni dubbio o perplessità.”
Il percorso verso il passaggio di proprietà è già in atto, e coinvolge anche il dialogo costante con le istituzioni, la stampa e, soprattutto, i tifosi. La trasparenza sarà una priorità in questa fase delicata ma fondamentale per la rinascita del club.
“Comprendiamo l’interesse da parte delle Istituzioni, della stampa e dei sostenitori,” ha aggiunto Guarascio. “Pertanto ci impegniamo ad informare con assiduità di ogni ulteriore passaggio nell’evoluzione di questa fase fondamentale per la ripartenza del Cosenza.”
Il tono si fa più emozionale nel finale, con un pensiero alla passione dei tifosi rossoblù e al futuro che tutti sperano: quello di un Cosenza di nuovo protagonista, nei campionati che contano e nello stadio che pulsa di orgoglio e identità.
“E seppure in un momento di dispiacere e non di esultanza,” ha concluso, “chiudiamo con un ‘Forza Lupi’, sperando che presto il nostro urlo torni a riecheggiare nel ‘San Vito Gigi Marulla’ e negli stadi più importanti d’Italia”.
La strada è tracciata. Ora serve concretezza. Ma la voglia di riscatto, a Cosenza, non è mai mancata.