Cosenza: il rischio concreto di perdere un’occasione storica

Le trattative più avanzate per la cessione del Cosenza Calcio sembrano essere finite momentaneamente nel congelatore. Nonostante le premesse positive e l'interesse di soggetti seri e affidabili, la dirigenza starebbe ora valutando una via alternativa rispetto a quella che la città e i tifosi si aspettano da tempo: la cessione totale del club.
In questo contesto, l’obiettivo pare essere quello di sondare la disponibilità di imprenditori locali ad affiancare l’attuale proprietà con quote di minoranza – si parla del 20, 30 o 40% – senza però abbandonare del tutto la guida della società. Un tentativo che, finora, non avrebbe prodotto esiti positivi, ma che rischia di intralciare pesantemente il buon esito delle trattative più solide, capaci di garantire una vera rinascita al calcio cosentino.
La domanda che inevitabilmente si pongono i tifosi è chiara: Guarascio vuole davvero vendere? Oppure la recente incertezza, magari dettata da valutazioni personali o strategie diverse, sta portando il patron a valutare un piano B per continuare, in qualche modo, a restare in sella?
Di sicuro, questo scenario sta generando confusione e crescente sfiducia. Perché tergiversare ancora, in un momento così delicato, potrebbe significare perdere l’ultima occasione utile per un vero cambiamento, quello che da anni la piazza invoca.
Il tempo stringe: c’è un nuovo campionato da programmare, scadenze da rispettare e un’identità da ricostruire. Cosenza ha diritto di ripartire, con chiarezza, dignità e un progetto serio. Ogni ulteriore rinvio potrebbe lasciare segni indelebili in una realtà già provata da anni di promesse non mantenute.