Cosenza, fine corsa: a La Spezia l’ultima di un ciclo destinato a finire

Spezia–Cosenza, in programma all’Alberto Picco, sarà l’ultima partita del campionato ma anche l’ultimo capitolo di un ciclo. I rossoblù, già retrocessi aritmeticamente in Serie C, scenderanno in campo con l’orgoglio di chi vuole chiudere a testa alta, ma anche con la consapevolezza che per molti sarà l’ultima volta con questa maglia.
Prestiti in partenza e contratti in scadenza: l’elenco dei saluti
A salutare certamente il Cosenza saranno i calciatori in prestito, destinati a rientrare nelle rispettive squadre d’origine: Artistico, Mazzocchi, Ciervo, Fumagalli, Cruz e Charlys chiuderanno così la loro parentesi calabrese al termine della sfida contro lo Spezia.
Tra i contratti in scadenza, il nome più pesante è quello di Pietro Martino, terzino tra i più presenti e costanti nella stagione, che vedrà terminare il suo legame con il club il prossimo 30 giugno. Ad oggi, il rinnovo appare improbabile.
Situazioni aperte: D’Orazio e Venturi in attesa
Poi ci sono i nodi ancora da sciogliere. Angelo Corsi, simbolo del gruppo, ha già detto addio. Ma attenzione anche alle posizioni di D’Orazio e Venturi.
Il primo aveva avviato una trattativa per il rinnovo già nei mesi scorsi, senza però arrivare alla firma. Il secondo, portiere esperto, ha un’opzione per il prolungamento di un anno, ma resta da capire se la società intenda esercitarla o meno, anche alla luce della retrocessione.
Estate di rivoluzione: il Cosenza riparte da zero
Quel che è certo è che il Cosenza cambierà profondamente volto in estate. La retrocessione in Serie C obbligherà a ripensare l’intera struttura della rosa, con la necessità di ridurre il monte ingaggi e costruire un progetto sostenibile ma competitivo.
Tanti volti nuovi arriveranno, e tanti lasceranno definitivamente la scena, chiudendo un ciclo che, tra alti e bassi, ha comunque regalato momenti intensi e battaglie salvezza da ricordare.
Ultimo ballo rossoblù: a La Spezia si chiude un’era
Martedì sarà l’ultima recita per molti. Una partita che vale poco per la classifica, ma tanto per chi ha indossato la maglia del Cosenza con impegno e orgoglio.
Sarà una passerella malinconica, ma anche l’inizio di una nuova era. La sfida più difficile comincia adesso: risalire, e farlo con nuove idee e un’identità forte.