Cosenza, il flop degli Under 14 gratis: perché il “Marulla” resta vuoto nonostante l’iniziativa shock?
Il 5 novembre il Cosenza Calcio ha annunciato l’ingresso gratuito per tutti gli Under 14 in Tribuna A e nelle Curve per la gara contro il Casarano – e, soprattutto, per l’intero campionato – iniziativa presa con l’intento era più che ambizioso: ricostruire un rapporto autentico tra le nuove generazioni e lo stadio “San Vito – Marulla”. Un ritorno al tifo genuino, fresco, spontaneo.
L’artefice dell’iniziativa è il Direttore Generale Salvatore Gualtieri, già ideatore del progetto “Solo per la maglia”. Una formula che in passato aveva funzionato sia a Crotone che a Frosinone, dove l’apertura verso i più giovani aveva contribuito a riaccendere entusiasmo e partecipazione sugli spalti.
Ma a Cosenza il contesto è completamente diverso.
Perché l’iniziativa non decolla? Un entusiasmo mai davvero acceso
Nonostante la comunicazione social chiara, la promozione ben strutturata e la possibilità per gli accompagnatori di accedere con biglietti calmierati (10 euro in Tribuna A e 7 euro nelle Curve), la risposta del pubblico è stata sorprendentemente fredda.
Contro il Casarano gli spalti sono rimasti praticamente vuoti, con pochissimi giovani presenti. Un dato che contraddice le aspettative della società, convinta che i più piccoli potessero colmare – almeno in parte – il vuoto lasciato da una fetta di tifoseria che ha scelto di non frequentare lo stadio fin dall’inizio della stagione.
Un clima sociale e sportivo sfavorevole: il vero ostacolo
Il mancato successo dell’iniziativa non è legato al format, già collaudato altrove, ma al contesto emotivo in cui è stata lanciata.
A Cosenza si respira da mesi un clima pesante tra disaffezione, contestazioni e distanza tra parte della tifoseria e club. In un ambiente così teso, neppure le iniziative rivolte ai giovani riescono a generare quella scintilla che altrove ha fatto la differenza.
La presenza ridotta dei giovanissimi non è solo un segnale numerico, ma un campanello d’allarme: la società dovrà lavorare su un percorso più profondo per ricostruire un rapporto di fiducia con l’intera piazza.
