Cosenza, il flop degli Under 14 gratis: perché il “Marulla” resta vuoto nonostante l’iniziativa shock?

Il Cosenza Calcio ha aperto gratuitamente lo stadio agli Under 14 per tutta la stagione, ma l’iniziativa non decolla. Ecco perché il “San Vito – Marulla” resta desolatamente vuoto nonostante la promozione.
21.11.2025 22:31 di  Stefano Bentivogli   vedi letture
Cosenza, il flop degli Under 14 gratis: perché il “Marulla” resta vuoto nonostante l’iniziativa shock?
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© foto di Carlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com

Il 5 novembre il Cosenza Calcio ha annunciato l’ingresso gratuito per tutti gli Under 14 in Tribuna A e nelle Curve per la gara contro il Casarano – e, soprattutto, per l’intero campionato – iniziativa presa con l’intento era più che ambizioso: ricostruire un rapporto autentico tra le nuove generazioni e lo stadio “San Vito – Marulla”. Un ritorno al tifo genuino, fresco, spontaneo.

L’artefice dell’iniziativa è il Direttore Generale Salvatore Gualtieri, già ideatore del progetto “Solo per la maglia”. Una formula che in passato aveva funzionato sia a Crotone che a Frosinone, dove l’apertura verso i più giovani aveva contribuito a riaccendere entusiasmo e partecipazione sugli spalti.

Ma a Cosenza il contesto è completamente diverso.

Perché l’iniziativa non decolla? Un entusiasmo mai davvero acceso

Nonostante la comunicazione social chiara, la promozione ben strutturata e la possibilità per gli accompagnatori di accedere con biglietti calmierati (10 euro in Tribuna A e 7 euro nelle Curve), la risposta del pubblico è stata sorprendentemente fredda.

Contro il Casarano gli spalti sono rimasti praticamente vuoti, con pochissimi giovani presenti. Un dato che contraddice le aspettative della società, convinta che i più piccoli potessero colmare – almeno in parte – il vuoto lasciato da una fetta di tifoseria che ha scelto di non frequentare lo stadio fin dall’inizio della stagione.

Un clima sociale e sportivo sfavorevole: il vero ostacolo

Il mancato successo dell’iniziativa non è legato al format, già collaudato altrove, ma al contesto emotivo in cui è stata lanciata.
A Cosenza si respira da mesi un clima pesante tra disaffezione, contestazioni e distanza tra parte della tifoseria e club. In un ambiente così teso, neppure le iniziative rivolte ai giovani riescono a generare quella scintilla che altrove ha fatto la differenza.

La presenza ridotta dei giovanissimi non è solo un segnale numerico, ma un campanello d’allarme: la società dovrà lavorare su un percorso più profondo per ricostruire un rapporto di fiducia con l’intera piazza.