Beretta si presenta a Cosenza: "Qui fame, passione e stadi veri. Il Girone C? Una seconda Serie B"
L’ultimo colpo del Cosenza, Giacomo Beretta, non ha perso tempo nell’inserirsi all’interno della realtà rossoblù. Arrivato a mercato chiuso, l’attaccante ha immediatamente respirato un clima positivo, fatto di motivazioni forti e grande coesione.
In un’intervista rilasciata a Cosenza Channel, Beretta ha raccontato le sue prime settimane in città e il suo impatto con la nuova squadra.
“Ho trovato un gruppo straordinario: qui c’è fame e tanta voglia di fare”
Beretta descrive un’accoglienza impeccabile, sia da parte della società che dei compagni:
“Sono arrivato e ho trovato un bellissimo gruppo, una società seria e una città accogliente. Le sensazioni sono state subito molto positive. C’è tanta voglia di fare, tanta fame. Dobbiamo andare avanti così”.
Un messaggio chiaro: l’attaccante è pronto a dare il suo contributo in un ambiente che gli ha trasmesso fiducia dal primo istante.
Una carriera lunga e ricca di esperienze: ora la sfida più dura
Con più di 400 presenze tra i professionisti e 78 gol all’attivo, Beretta porta a Cosenza un bagaglio di esperienza notevole. Ha militato in Serie B, in Serie C e in tutti e tre i gironi della terza serie, costruendosi una reputazione da attaccante forte fisicamente, affidabile e sempre al servizio della squadra.
La nuova avventura arriva nel momento in cui il Girone C si conferma il più competitivo dell’intero campionato. E lui stesso lo sottolinea con decisione.
“Il Girone C è una seconda Serie B: qui si respira calcio vero”
Beretta non ha dubbi quando gli viene chiesto di confrontare i gironi della Serie C:
“Il Girone C è il più difficile. È quasi una seconda Serie B. Ci sono stadi veri e squadre vere. Con tutto il rispetto per il nord, qui l’atmosfera è totalmente diversa”.
L’attaccante evidenzia come nel sud Italia la passione rappresenti un valore aggiunto:
“A Cosenza, Salerno, Foggia si sente il peso delle partite. Giocare davanti a stadi vuoti, come capita al nord, non è la stessa cosa”.
Un giudizio che conferma ancora una volta la durezza e il fascino del Girone C, un contesto dove ogni gara si gioca con intensità e partecipazione da categoria superiore.
