Cosenza, Buscè fa miracoli ma gennaio incombe: squadra vera, società evaporata

Buscè guida un Cosenza sempre più maturo e compatto, ma il mercato di gennaio sarà decisivo: organico ridotto, emergenze nei ruoli e una società chiamata finalmente a intervenire.
18.11.2025 16:30 di  Stefano Bentivogli   vedi letture
Cosenza, Buscè fa miracoli ma gennaio incombe: squadra vera, società evaporata

Antonio Buscè continua a predicare con equilibrio: sognare non è vietato, ma il Cosenza deve restare umile. E l’umiltà, a Latina, ha preso la forma di una prestazione gestita con una maturità nuova, fatta di ordine, compattezza e zero frenesia. Vantaggio dopo appena quattro minuti, poi una gara condotta con una calma insolita per una squadra che, fuori casa, spesso aveva sofferto più del dovuto.

Il tecnico, con una sincerità rara, ha ammesso che «abbiamo problemi seri in alcuni ruoli». E non è un modo di dire: a Latina si è ritrovato a schierare quattro mancini nella stessa linea difensiva, un arrangiarsi reso necessario dalla scarsità di alternative. Una situazione che Buscè riesce a trasformare in virtù, ma che ha dei limiti strutturali evidenti.

Il nodo cruciale si chiama gennaio. La rosa è corta, cortissima. Il mercato estivo è stato definito “timido”: la verità è che è stato insufficiente. Ora, mentre la squadra continua a crescere, a mostrare identità e spirito, diventa inevitabile chiedersi cosa voglia fare davvero la società. Perché Buscè potrà avere tutta la pazienza del mondo, ma non può continuare a vivere di soluzioni di fortuna.

Servono rinforzi veri, non “uscite mascherate da valorizzazioni”. Servono investimenti, non slogan. Servono risposte, non attese indefinite.

E qui torna il paradosso ormai ciclico: il Cosenza in campo è più credibile del Cosenza fuori dal campo. La squadra trasmette unità, sacrificio, compattezza. Ha trovato un modo per stare in piedi nonostante le difficoltà, nonostante le assenze, nonostante il contesto.

Una squadra che oggi ha più identità della società che dovrebbe sostenerla. Una squadra che continua a sorprendere, mentre attorno a lei tutto sembra immobile.

La rincorsa alla vetta è reale. la domanda, invece, è un’altra:
la società sarà all’altezza del lavoro che Buscè e i suoi stanno facendo?