Cosenza, l'evoluzione realizzativa del duo Mazzocchi- Ricciardi
Uno è attaccante e ha nello spingerla nelle porte avversarie il suo ruolo naturale, l'altro è un difensore ma ha una spiccata propensione offensiva. Simone Mazzocchi da una parte, Manuel Ricciardi dall'altra. Quella prodotta dai loro piedi è una prolificità realizzativa che influisce in modo molto significativo sull'efficacia dell'offensiva del Cosenza. E la classifica, naturalmente, ne risente in positivo.
Il computo delle reti realizzate e l'influenza sul bottino complessivo
Delle ventisette reti segnate sinora dal Cosenza, dodici portano la loro firma, il che significa che l'offensiva rossoblù dipende dalla loro propensione al cecchinaggio per poco meno della metà. Alle loro spalle vi sono Aldo Florenzi e Christian Kouan con 3, Sofiane Achour, Luca Garritano e Kevin Cannavò con 2, Christian Langella e Baldovino Cimino con una. Se il bottino di Mazzocchi non può stupire essendo un attaccante di ruolo, più degno di nota risulta invece essere quello di Ricciardi la cui funzione sarebbe soprattutto di presidiare il reparto difensivo. Ma questo è un "vizio" che si trascina per lui dallo scorso campionato e, per fortuna del Cosenza, non sembra affatto avere smarrito.
Il miglioramento rispetto alla scorsa stagione
Il bilancio sinora fatto registrare da entrambi è assolutamente superiore a quello di tutto il campionato cadetto dello scorso anno messo insieme. Si potrà dire che la Lega Pro sia un campionato meno competitivo della B ma l'obiezione non reggerebbe, perché andare a bersaglio anche in terza serie ha comunque il suo quoziente di difficoltà. Nella stagione 2024-25 Mazzocchi andò a bersaglio in quattro occasioni e precisamente contro Brescia, Modena, Pisa e Sudtirol. Quattro furono anche le reti di Ricciardi che segnò nelle partite contro Juve Stabia, Reggiana, Cesena e Cremonese.
Le influenze sul bottino realizzativo cosentino per reparto
A fare la parte del leone con dieci reti è naturalmente il reparto offensivo con le sei di Mazzocchi e le due a testa di Achour e Garritano. Il centrocampo influisce invece per nove gol con le tre di Kouan e Florenzi, le due di Garritano e quella di Langella. La difesa contribuisce invece con i sei centri di Ricciardi e la rete di Cimino. Dieci, nove e sette, quindi, il che dà conto di un certo bilanciamento realizzativo tra tutti i reparti che dà ad Antonio Buscè la possibilità di disporre di un parco ampio realizzativo e della duttilità in fase offensiva di giocatori da ogni fascia del campo. Un elemento che, permanendo, potrà certamente portare ampi benefici alle prestazioni del Cosenza.
