Buscè scuote il Cosenza: "Soffrire fa parte del gioco, la vera forza è reagire"

Antonio Buscè analizza la crescita del Cosenza, sottolineando l’importanza dell’equilibrio mentale e della capacità di reagire anche nei momenti difficili. Ecco cosa significa davvero maturità per l’allenatore rossoblù.
24.11.2025 15:00 di  Stefano Bentivogli   vedi letture
Buscè scuote il Cosenza: "Soffrire fa parte del gioco, la vera forza è reagire"

Antonio Buscè continua a plasmare un Cosenza sempre più consapevole dei propri mezzi e delle proprie fragilità. Dopo l’ultima prestazione dei rossoblù, il tecnico ha ribadito un concetto che sta diventando la pietra angolare del suo progetto: l’equilibrio.

Non si tratta solo di un principio tattico, ma di un vero approccio mentale che sta accompagnando la crescita della squadra. Buscè è chiaro: la maturità passa dalla capacità di non esaltarsi e di non crollare di fronte alle difficoltà.

“L’equilibrio è tutto: senza si va in confusione”

Il tecnico non ha usato giri di parole nel spiegare la propria visione:
“Ho sempre parlato di equilibrio. Se non lo hai, nel bene e nel male entri in confusione.”

Buscè sa bene che una squadra non può dominare ogni partita per novanta minuti. Accettare i momenti in cui l’avversario prende il sopravvento è parte integrante del percorso di crescita. Il Cosenza sta imparando a riconoscere quei frangenti, a non farsi travolgere e a mantenere lucidità.

“Mi piacerebbe avere sempre il pallino del gioco,” ha ammesso il tecnico, “ma non esiste squadra al mondo che possa farlo per tutta la partita.”
Una presa di coscienza che rivela quanto Buscè stia lavorando sulla testa dei suoi giocatori, oltre che sulla tattica.

Saper soffrire: un passo indispensabile per diventare grandi

Secondo Buscè, uno dei progressi più significativi è la capacità del Cosenza di saper soffrire senza disunirsi. Le partite contro avversarie più piccole nascondono insidie particolari:
“Quando capiamo che possiamo soffrire con le squadre piccole e ci chiudiamo troppo, possiamo prendere gol da un momento all’altro.”

Il pericolo, però, non deve generare panico. La vera maturità sta nel riconoscere la difficoltà, accettarla e restare compatti fino al momento della reazione.

L’episodio del gol subito: “Non è l’errore in sé, ma come reagisci”

Buscè non si nasconde: gli errori fanno parte del gioco, ma ciò che conta è l’atteggiamento.
“L’errore ci sta, ma non deve essere frutto di superficialità. Abbiamo preso gol, certo, ma la cosa più bella è stata la reazione della squadra.”

Quella risposta immediata, secondo l’allenatore, nasce dalla fiducia e da una condizione mentale finalmente libera da paure. Quando il Cosenza subisce, non crolla: reagisce, costruisce, rilancia. E proprio questa capacità può diventare la chiave della stagione.

Una mentalità nuova per sognare in grande

Il Cosenza sta attraversando un percorso di crescita che va oltre i risultati. La squadra sta assimilando concetti, responsabilità e una stabilità emotiva che mancava da anni. Buscè lo sa, lo vede e lo valorizza nelle sue parole.

Se i rossoblù continueranno a mantenere equilibrio, fiducia e reattività, il loro cammino potrebbe andare molto oltre le aspettative. E questa volta non sarà solo talento: sarà maturità.