Cosenza-Benevento 2-1, Buscè: "Ho la fortuna di lavorare con ragazzi per bene"
Antonio Buscè ha commentato la bella vittoria del Cosenza con il Benevento: "Quello che ho detto ai ragazzi, in queste partite particolari, dove affronti una squadra forte, con giocatori molto forti sotto tutti i punti di vista, è che sanno quello che andavano ad affrontare, su quello che dovevano fare, senza mettere il focus sul Benevento. Abbiamo pensato a quello che dovevamo fare noi, per dare serenità, consapevolezza, se la sono guadagnata la pagnotta per arrivare a fare questo tipo di partite. Nella conferenza pre gara, la cosa più semplice che ho detto è che non mi cago addosso, cercando la disponibilità di tutti, come è stato per Cannavò, provato tutta la settimana e ha giocato una partita buonissima sotto tutti i punti di vista. Quando ai ragazzi per bene e consapevoli di quello che si sta facendo è una bella cosa. Mi preoccupo di chi ho, non di chi non ho".
Avevi deciso prima per Cannavò: "Non del tutto. Dipendeva dal giocare in attesa o in un modo spregiudicato. Avendo Cannavò che spingeva con Ricciardi, di la avevo qualità con D'Orazio, Garritano e Florenzi. Non volevo rinunciare alla stessa cosa dall'altra parte. Ho preferito fare una partita a viso aperto piuttosto che spingere da una sola parte. L'ho deciso stamattina".
Giocare senza una vera punta sta portando i suoi frutti: "Simone sta facendo questo lavoro, gli ho fatto i complimenti. Lui mi ha detto che gli interessa essere a disposizione della squadra, è tanta roba. I ragazzi sono consapevoli e liberi di testa. Siamo stati bravi tutti, io staff e la squadra, a cercare di capire il perché siamo stati chiamati in causa. Ce lo siamo detti all'inizio. Il nostro focus dev'essere sempre nel quotidiano, lavorare bene, perché quando giochiamo è la conseguenza dell'atteggiamento che abbiamo in settimana. Risale di più quando batti il Benevento, ma lo si vede sempre. Non mi piace fare proclami, la mia fortuna è avere a disposizione ragazzi per bene".
Servono rinforzi a gennaio: "Siamo tutti consapevoli di cosa abbiamo bisogno, ma ora pensiamo al Foggia, giusto che ci sia entusiasmo ma dobbiamo stare sul pezzo. Il Benevento è già andato. Abbiamo defezioni importanti, lo sappiamo. Ma pensiamo un passo alla volta. Lavoriamo con serenità, ci confrontiamo tutti i giorni. Il campionato è lungo e equilibrato, ora pensiamo solo al Foggia".
Il percorso verso la maturità è a buon punto: "Ho sempre parlato di equilibrio. Se non si ha equilibrio, nel bene e nel male si va in confusione. Dobbiamo accettare che vai sotto, subisci l'avversario. Sarei contento di avere sempre il pallino del gioco ma non lo fa nessuna squadra per cento minuti. Quando capiamo che possiamo soffrire con le squadre piccole, ci chiudiamo, possiamo prendere gol da un momento all'altro. Questa autostima però non deve farti perdere l'equilibrio che si può reagire. La squadra infatti ha reagito. L'errore ci sta ma non per superficialità. Abbiamo preso gol ma la cosa bella è stata la reazione, che arriva dalla fiducia, dalla testa libera".
Hai mai pensato alla difesa a tre? "Ho sempre giocato con la linea a quattro. L'anno scorso l'ho fatto per necessità, per caratteristiche dei giocatori. Quest'anno ho capito che posso giocare tranquillamente con la difesa a quattro".
