Cosenza, Alvini orgoglioso dei suoi: “Abbiamo corso come dannati, nessuno può metterlo in dubbio”

Massimiliano Alvini elogia il cuore e la determinazione del Cosenza dopo la vittoria contro il Bari: “Penalizzazione o no, questi ragazzi hanno sempre lottato”. Le sue parole dopo il match.
02.05.2025 10:30 di  Stefano Bentivogli   vedi letture
Cosenza, Alvini orgoglioso dei suoi: “Abbiamo corso come dannati, nessuno può metterlo in dubbio”
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Massimiliano Alvini non nasconde la soddisfazione al termine della preziosa vittoria del suo Cosenza contro il Bari. Un successo che, al di là dei tre punti, rappresenta un’iniezione di fiducia e orgoglio per una squadra che non ha mai smesso di crederci, nonostante le mille difficoltà della stagione.

“Hanno corso come dannati”: Alvini applaude lo spirito della squadra

Nel post-partita, il tecnico rossoblù si presenta davanti ai microfoni con la lucidità di chi sa cosa ha chiesto alla sua squadra — e sa di aver ottenuto esattamente quello che voleva:

“Hanno corso come dannati, rispettando alla perfezione il piano tattico. Dopo il secondo tempo opaco di Salerno, oggi abbiamo dimostrato una grande reazione. È la conferma che, penalizzazione o no, questa squadra ha sempre lottato.”

Le parole di Alvini non sono solo un ringraziamento ai suoi ragazzi, ma anche un messaggio chiaro a chi tende a giudicare il Cosenza soltanto dai numeri della classifica.

34 punti “veri”: un campionato giocato a testa alta

Il tecnico tiene a precisare un dato spesso oscurato dalle polemiche extracalcistiche: i 34 punti raccolti sul campo, che senza penalizzazione avrebbero dato al Cosenza un'altra narrazione e, forse, un’altra posizione in classifica.

“Abbiamo pagato a caro prezzo i punti tolti, ma non abbiamo mai mollato. Abbiamo avuto partite difficili, sì, ma ce la siamo sempre giocata con dignità e coraggio, anche nei momenti più bui.”

Il peso della penalizzazione e la forza di non arrendersi

Con parole che sanno di sfogo e orgoglio, Alvini difende il percorso della sua squadra. Non si tratta solo di tecnica o tattica, ma di identità, spirito e resistenza mentale. Il Cosenza ha affrontato infortuni, critiche e ostacoli burocratici, ma ha sempre tenuto la testa alta.

La vittoria contro il Bari è un segnale forte: il gruppo è unito, il fuoco dentro non si è mai spento. Il sogno salvezza è ancora vivo, e se arriverà sarà anche grazie a questo atteggiamento.