Buscè, cuore e identità: “Il segreto del Cosenza è nel sacrificio e nella forza del gruppo”
Il 3-0 rifilato al Potenza ha ridato entusiasmo e consapevolezza al Cosenza di Antonio Buscè, che dopo alcune settimane difficili torna a esprimere il gioco e lo spirito che il tecnico toscano aveva immaginato per la sua squadra.
La prestazione contro i lucani è stata convincente sotto ogni aspetto: intensità, concentrazione e una mentalità da vera squadra.
Buscè: “Il nostro segreto è il sacrificio”
Nel post-partita, Buscè ha voluto sottolineare l’atteggiamento dei suoi uomini, più che i numeri o i moduli tattici:
“Vedo giocatori come Florenzi, Mazzocchi, Ricciardi, Cannavò e tanti altri che si mettono completamente a disposizione del gruppo. Questo è il segreto. Il calcio è fatto di sacrificio, volontà e testa. Solo così si costruisce un’annata importante.”
Un messaggio chiaro, che racconta la filosofia di un allenatore capace di creare empatia e coesione all’interno dello spogliatoio.
Identità, mentalità e unità di intenti
Il Cosenza di Buscè sta trovando la sua identità attraverso il lavoro quotidiano. Non si tratta solo di risultati, ma di crescita collettiva: ogni partita è un tassello di un percorso che mette al centro l’impegno, la disciplina e la mentalità vincente.
La squadra sembra aver ritrovato compattezza e fiducia, grazie a un gruppo di giocatori che, come sottolineato dal tecnico, pensano prima al bene comune e poi alle prestazioni individuali.
“Chi ama il Cosenza deve restare vicino alla squadra”
Buscè ha poi lanciato un messaggio diretto ai tifosi, trasformando le sue parole in un piccolo manifesto del suo modo di intendere il calcio:
“Chi ama davvero il Cosenza deve voler bene a questa squadra a 360 gradi, anche nei momenti in cui le cose non vanno bene. Il rispetto non è mai troppo.”
Una dichiarazione che racchiude il legame profondo tra città e squadra, tra passione e appartenenza.
