Cosenza, la beffa nel recupero: l’Atalanta U23 punisce i cambi di Buscè

Una partita che sembrava avviata verso un pareggio si è trasformata in una beffa amara per il Cosenza, sconfitto in casa dall’Atalanta U23 nei minuti di recupero.
La rete del definitivo 1-2 arrivata al 93’ ha gelato il “Marulla”, interrompendo la striscia positiva dei rossoblù e lasciando un senso di delusione per un risultato maturato dopo una gara combattuta ma disordinata.
Il primo tempo era stato equilibrato, con i calabresi padroni del possesso ma incapaci di concretizzare, puniti dall’Atalanta alla prima occasione utile. Nella ripresa, il Cosenza aveva ritrovato slancio grazie al gol del giovane Sofiane Achour, ma una disattenzione nel finale ha condannato la squadra a una sconfitta difficile da digerire.
Scelte di Buscè sotto la lente
Gran parte dell’analisi post-partita ruota attorno alle decisioni tattiche di Antonio Buscè, che all’intervallo ha rivoluzionato la formazione con ben quattro sostituzioni.
Una mossa drastica, dettata dall’insoddisfazione per un primo tempo privo di ritmo e brillantezza, ma che non ha prodotto gli effetti sperati.
I nuovi ingressi non hanno inciso come previsto: il Cosenza è rimasto prevedibile nella costruzione e vulnerabile in difesa.
L’assetto modificato ha tolto equilibrio e fluidità, mentre alcuni cambi chiave hanno finito per penalizzare la tenuta collettiva.
Solo Achour, entrato successivamente, è riuscito a portare energia e concretezza trovando il gol del momentaneo pareggio, confermando il suo ruolo di elemento capace di cambiare le partite.
Gli altri subentrati, invece, non sono riusciti a dare lo stesso contributo, lasciando il tecnico esposto alle critiche per una gestione ritenuta troppo impulsiva e poco coerente con l’andamento della gara.
Una prestazione opaca e discontinua
Il Cosenza ha mostrato un volto meno brillante rispetto alle uscite precedenti:
poco mordente, scarsa precisione e alcune leggerezze difensive decisive.
La squadra è sembrata frenata mentalmente, incapace di trasformare il dominio territoriale in occasioni nitide.
Nel complesso, la fase difensiva è stata la nota più preoccupante.
Due disattenzioni sono bastate per concedere all’Atalanta U23 la possibilità di colpire nei momenti cruciali.
In attacco, la manovra è apparsa macchinosa e priva di soluzioni efficaci, con troppi errori nell’ultimo passaggio.
Nonostante la generosità e la voglia di reagire, il Cosenza non è riuscito a gestire l’equilibrio nei momenti chiave della partita, finendo per pagare caro il desiderio eccessivo di vincerla a tutti i costi.
Buscè: una sconfitta da cui ripartire
Il tecnico toscano ha riconosciuto le difficoltà, parlando di una giornata storta da archiviare in fretta ma anche da analizzare con lucidità.
Il suo progetto tecnico resta solido, ma l’episodio evidenzia la necessità di maggiore equilibrio nelle scelte e di una gestione più attenta dei momenti di gara.
La filosofia di Buscè, basata su intensità e coraggio, non cambia: il Cosenza dovrà imparare a essere più cinico e pragmatico, soprattutto quando non riesce a dominare l’avversario come nelle prime giornate.
Il gruppo resta compatto, ma la sconfitta è un promemoria importante: per restare ai vertici serve continuità mentale e capacità di leggere meglio le partite.
Prossimi obiettivi: ritrovare ritmo e fiducia
Il Cosenza ha subito un colpo, ma non il knockout.
Il campionato è ancora lungo, e la squadra ha mostrato in più occasioni di avere le qualità per rialzarsi.
La prossima trasferta sarà l’occasione per ritrovare fiducia e solidità, trasformando la delusione in energia positiva.
Il gruppo di Buscè sa di poter contare su un’identità chiara e su giovani di talento come Achour, pronti a crescere e a trascinare la squadra nei momenti più difficili.