Buscè e la filosofia Cosenza: “Serve appartenenza e spirito di famiglia per superare i momenti difficili”

L’allenatore del Cosenza, Antonio Buscè, svela il segreto del gruppo rossoblù: creare appartenenza, spirito familiare e unità per affrontare anche le fasi più complicate della stagione.
12.10.2025 09:00 di  Stefano Bentivogli   vedi letture
Buscè e la filosofia Cosenza: “Serve appartenenza e spirito di famiglia per superare i momenti difficili”

Per Antonio Buscè, alla guida del Cosenza, l’aspetto mentale e umano è la base su cui costruire ogni successo sportivo. L’allenatore ha spiegato come, fin dal suo arrivo in Calabria, abbia voluto creare un senso di appartenenza e di famiglia all’interno dello spogliatoio, convinto che solo così si possano superare i momenti di difficoltà.

“Ho sempre cercato, fin dall’inizio, di creare questa appartenenza, questo stile familiare. È un mio pensiero da quando faccio calcio,” ha raccontato Buscè. “Quando in una società c’è questo spirito, i momenti difficili si affrontano meglio, e con una struttura come la nostra passano in fretta.”

Un gruppo unito anche nei momenti bui

Il tecnico ha sottolineato come il vero banco di prova arrivi quando l’entusiasmo cala e si incappa in qualche sconfitta. In quei momenti, la differenza la fanno i valori umani e la coesione del gruppo.

“Quando l’entusiasmo viene intaccato da partite negative, se non c’è fratellanza, appartenenza e umiltà, tutto diventa più difficile. Per questo, fin dal primo giorno, ho lavorato per creare un rapporto sincero e diretto con i ragazzi.”

Buscè vede il rapporto con i suoi giocatori come qualcosa che va oltre il semplice legame tecnico: una relazione padre-figlio, basata sulla fiducia e sul rispetto reciproco.

“Con i miei giocatori come con mio figlio”

L’ex centrocampista ha confessato di affrontare i rapporti con i propri calciatori con un approccio quasi familiare:

“Io ho un figlio di 28 anni, e quando parlo ai miei ragazzi mi stacco dal ruolo di allenatore. Parlo come padre, non come tecnico. Mi è capitato quest’anno, e credo che questo sia il modo giusto per costruire un gruppo vero.”

Un concetto che sintetizza perfettamente la filosofia di Buscè: prima l’uomo, poi il calciatore. Solo con questa base, secondo lui, è possibile vedere anche la bravura dei ragazzi esprimersi al massimo in campo.

L’identità del Cosenza di Buscè

Sotto la sua guida, il Cosenza ha mostrato unità, intensità e spirito di sacrificio, elementi che derivano direttamente dalla cultura dello spogliatoio. La squadra non si basa solo sulla tattica, ma su valori condivisi che cementano il gruppo anche nei momenti di difficoltà.

Questo approccio umano e professionale sta diventando un marchio di fabbrica del tecnico, che vuole costruire una squadra con un’anima, capace di reagire con forza a ogni ostacolo.