Cosenza, trentaquattro gol realizzati ma...con poca testa
Tanto piede, poca testa. Non ci si riferisce al fatto che il Cosenza abbia scarsa concentrazione nell'affrontare i vari match, perché anzi, sinora, è stato l'esatto contrario e la classifica ne fa fede. Si parla invece della scarsa propensione della squadra a realizzare reti con la modalità del colpo di testa.
I numeri del girone d'andata
Per rendersi conto del fatto che la squadra di Antonio Buscè preferisce largamente la soluzione di piede, basta gettare lo sguardo sui grezzi numeri.Delle 34 reti segnate che fanno dell'attacco rossoblù il secondo più prolifico del girone dopo quello con il Benevento (41 reti), soltanto tre sono frutto di inzuccate. Il Cosenza appare quindi fare ricorso raramente alla modalità della soluzione da gioco aereo per profanare le porte avversarie.
Gli autori dei colpi di testa
Individuare gli autori dei colpi di testa non comporta certo una fatica titanica, dato l'esigua quantità. Il primo a colpire con un'incornata è stato Cannavò nel 4-1 con cui i rossoblù hanno sconfitto il Giugliano alla sesta giornata. Il secondo porta invece la firma di Kouan con l'Audace Cerignola nella sfida vinta dai calabresi in terra pugliese per 2-1 all'ottava giornata. Il terzo, infine, è autografato da Cimino che se lo è regalato nel 2-2 con il Sorrento della decima giornata dando ai cosentini l'illusione della vittoria poi svanita per il pareggio dei campani. Nei primi due casi si è trattato del primo gol del Cosenza nelle due partite in questione, contro il Sorrento, invece, del secondo.
