Buscè scuote il Cosenza: “Squadra viva nonostante gli infortuni. Ora serve il Marulla pieno”
Alla vigilia della sfida contro la Cavese, in programma domani sera allo stadio “San Vito – Marulla” e valida per la 19ª giornata di Serie C, ultima del girone d’andata, Antonio Buscè affronta con lucidità e realismo uno dei momenti più complessi della stagione del Cosenza. Il tecnico rossoblù non si nasconde davanti alle difficoltà, a partire dall’ennesimo colpo duro arrivato dall’infermeria.
Simone Mazzocchi si è sottoposto nelle scorse ore a un intervento chirurgico alla spalla sinistra. Un’operazione necessaria che lo terrà lontano dal campo per un periodo significativo. Una notizia che pesa, soprattutto per un gruppo già messo a dura prova dagli infortuni. «Speravamo in un epilogo diverso, ma gli accertamenti sono stati chiari», ha spiegato Buscè. «Ora la cosa più importante è che Simone recuperi con calma. Avrà tempo e modo per tornare più forte».
L’assenza di Mazzocchi si aggiunge a una lista già lunga di stop importanti che hanno inciso sull’andamento della stagione. Gli interventi chirurgici subiti da Kourfalidis, Cimino e ora dallo stesso Mazzocchi hanno costretto lo staff tecnico a continui aggiustamenti, spesso in corsa, rendendo complicato dare continuità alle scelte.
Eppure, nonostante tutto, Buscè trasmette serenità. Una calma che nasce dal dialogo costante con la società e dal confronto diretto con il presidente Guarascio. «C’è fiducia reciproca e un clima positivo», ha sottolineato. «Questo mi permette di lavorare con tranquillità, anche nei momenti più delicati».
Dal punto di vista tattico, l’allenatore non sembra intenzionato a rivoluzionare l’assetto della squadra, pur con qualche assenza da valutare fino all’ultimo, come quella probabile di Ferrara. «Abbiamo trovato alcune certezze e non voglio stravolgere tutto. Le scelte definitive arriveranno anche leggendo la partita in corso». Il gruppo, assicura Buscè, è concentrato ma sereno, «con il sorriso giusto, che non significa mancanza di attenzione».
Il tecnico invita a un’analisi più profonda del percorso rossoblù, andando oltre il semplice risultato. «Nel calcio si tende a giudicare tutto solo in base a vittorie o sconfitte. Io guardo alle prestazioni, all’identità, alla capacità di reagire. Questa squadra è viva e merita riconoscimento». Non manca, però, l’autocritica: «Ci sono stati momenti in cui avremmo dovuto essere più maturi. Quando non riesci a vincere, almeno non devi perdere. Alcuni punti lasciati per strada devono diventare una lezione».
Fondamentale, ora più che mai, sarà il supporto del pubblico. Buscè percepisce un clima di crescente entusiasmo attorno alla squadra e lancia un appello chiaro: «C’è tanta voglia di stadio, tanta appartenenza. Sarebbe bellissimo vedere il Marulla pieno. Il sostegno della gente può fare la differenza. Il girone di ritorno sarà un campionato completamente diverso».
Infine, massima attenzione all’avversario. La Cavese arriva a Cosenza con un’identità solida e senza nulla da perdere. «È una squadra equilibrata, capace di colpire in qualsiasi momento», avverte Buscè. «Serviranno umiltà, sacrificio e concentrazione totale dal primo all’ultimo minuto».
