Cosenza, Guarascio tra applausi e contestazioni: il futuro del club resta un rebus
Eugenio Guarascio continua a ripetere di voler cedere il Cosenza Calcio, ma nei fatti il suo atteggiamento racconta altro. L’assemblea al Cinema San Nicola ha messo in evidenza dubbi e contraddizioni: da un lato l’imprenditore ha ribadito l’intenzione di lasciare il club, dall’altro ha frenato più volte quando si è trattato di discutere concretamente di cifre e condizioni.
La proposta avanzata all’avvocato Pietro Gigliotti parla chiaro: 5 milioni più i debiti. Un’offerta che, secondo molti, conferma la volontà di Guarascio di avere sempre l’ultima parola sull’operazione.
Le due esitazioni che hanno spiazzato i presenti
Il patron è apparso titubante in due momenti chiave: prima, quando Alfredo Citrigno ha chiesto di mostrare la PEC di acquisizione inviata un anno fa; poi, quando Gigliotti ha reso pubblici i numeri della trattativa. Due episodi che hanno evidenziato quanto Guarascio non gradisca mettere in piazza i dettagli economici.
Applausi a sorpresa tra le contestazioni
Accompagnato dalla Digos all’ingresso e all’uscita per evitare tensioni, Guarascio ha ascoltato in silenzio le accuse del pubblico presente. Inaspettatamente, in alcuni momenti ha persino applaudito insieme alla platea, gesto che ha lasciato sbigottiti molti tifosi. Confusione, nervosismo o semplice incapacità di percepire la gravità della contestazione?
Un imprenditore che non ha mai compreso il calcio
Dopo 14 anni di gestione, l’impressione è che Guarascio non abbia mai realmente compreso i ritmi e le dinamiche del mondo calcistico. Guarascio resiste a tutto, alle pressioni della piazza e ai tentativi di accelerare la cessione.
Il futuro resta incerto
Chi era presente all’assemblea ha lasciato la sala con una convinzione chiara: non sarà semplice scrivere la parola fine all’era Guarascio. Tra condizioni economiche da definire, cifre che cambiano e il continuo braccio di ferro con tifosi e interlocutori, il futuro del Cosenza resta sospeso.
