Cosenza, cala il sipario: dopo sette stagioni in Serie B, è retrocessione in Serie C

La matematica condanna i Lupi al termine di una stagione deludente, culminata nella sconfitta per 2-1 sul campo del Sudtirol. Un verdetto pesante, arrivato con due giornate d’anticipo, che sancisce la fine di un ciclo e apre interrogativi profondi sul futuro del club silano.
Il match al "Druso" di Bolzano sembrava cominciare nel migliore dei modi per i rossoblù: è infatti Mazzocchi a firmare il vantaggio ospite, alimentando per un attimo le residue speranze di salvezza. Ma la reazione del Sudtirol non si fa attendere. I biancorossi trovano il pari poco prima dell’intervallo con Davi, che si confermerà poi assoluto protagonista dell’incontro. Nella ripresa, lo stesso Davi completa la rimonta con una doppietta personale che spezza definitivamente le gambe al Cosenza.
Il secondo tempo dei calabresi è un lento declino. L’unica vera occasione da gol capita a Zilli, la cui conclusione trova però l’opposizione decisiva di Pietrangeli. Al 60′ arriva l’episodio che chiude mentalmente il match: Florenzi, già ammonito, commette un fallo ingenuo e viene espulso. In dieci uomini, i rossoblù non riescono più a reagire e subiscono il colpo del ko proprio con la seconda rete di Davi.
Con questa sconfitta, il Cosenza dice addio alla Serie B in maniera definitiva. Le prossime due partite, contro Cesena (9 maggio) e Spezia (13 maggio), diventano di fatto inutili ai fini della classifica, ma restano appuntamenti obbligati per onorare la maglia e congedarsi con dignità.
Un epilogo amaro: bilancio di una stagione fallimentare
Il campionato 2024-2025 è stato un autentico calvario per i Lupi. Tanti errori nella costruzione della rosa, cambi tecnici inefficaci e una totale mancanza di continuità hanno portato a un tracollo progressivo. Né i colpi di mercato né i tentativi di risalita hanno prodotto risultati concreti. La retrocessione è lo specchio fedele di una gestione che non è riuscita mai a trovare la giusta rotta.
Ora si apre una fase cruciale per la società: ripartire dalla Serie C sarà difficile ma necessario. Serviranno scelte coraggiose, una visione chiara e soprattutto un progetto solido per riportare entusiasmo a una piazza che merita ben altri palcoscenici.