Il Derby Primavera va al Cosenza! Piegato il Catanzaro all'esordio (1-0)

Un rigore di Randazzo nella ripresa regala la prima gioia agli uomini di mister Gatto. Vittoria che da morale in vista di un'altra stagione di sacrifici
14.09.2025 08:30 di  Pasquale Riganello  Twitter:    vedi letture
Cosenza-Catanzaro al Marca
Cosenza-Catanzaro al Marca
© foto di Ass. Cosenza nel Cuore

Finisce come meglio non potrebbe il derby di Calabria in Primavera 2 per i lupi della Sila. Sembra quasi uno scherzo del destino, se si pensa che anche l'ultima vittoria della prima squadra nei derby risale allo storico 28 agosto 2016, giornata d'esordio del campionato di serie C, quando ci pensarono una doppietta del capitano Caccetta intervallata dallo 0-2 di Gambino a mandare in estasi agli oltre 500 tifosi che assiepavano i gradoni della curva Est del Ceravolo. Era un Cosenza Calcio che ancora puntava a fare bella figura nel rettangolo di gioco e non si rincorrevano voci incontrollate di debiti accumulati sparsi tra gli stakeholders cittadini.

Tutta altra storia, la gara disputata alle ore 15:00 sul terreno del Marca nell'avvio di campionato di Primavera, contro un Catanzaro neopromosso dalla terza serie e costruito per fare bella figura anche tra i cadetti. Evidentemente giocare i derby alla prima giornata porta bene ai rossoblù che probabilmente risentono meno della tensione emotiva di una gara a sè. Contesto della gara che era stato già di per sè condizionato soprattutto dalle scelte scellerate di una società che dopo 14 anni evidentemente non ha ancora imparato e compreso il verbo programmare, visto che ha ripreso gli allenamenti soltanto a pochi giorni dall'inizio della stagione agonistica, senza alcuna spiegazione, con atleti e collaboratori fermi per diverse settimane in attesa di comunicazioni sulla ripresa dell'attività agonistica. Alla luce di ciò, non si può che ringraziare ed onorare chi da il massimo per questi colori, pur non essendo messo nelle condizioni di fare il proprio meglio.

Passando alla cronaca, gli uomini di mister Gatto sono scesi in campo in maglia blu con bande rosse, con questo 11 iniziale: Le Rose; Pellegrino, Fazio, Curatelo, Valente, Rocco, Marini, Mazzulla, Randazzo, Musacchio, Barbagallo. A disposizione: Falbo, Castagna, Chiappetta, Martino, D'Elia, Manfredi, Zago, Agrelli. Risponde il Catanzaro in maglia bianca con risvolti rossi: Madia, G. De Luca, Pastore, De Oliveira, A. De Luca, Tassoni, Lucito, Panuccio, Magnati, Samaritani, Pierluigi. A disposizione: Malagotti, Campolo, Chiesa, Distante, Vascotto, Simeone, Aloisio, Cosentino, Gjoka, Boldarin, Ostili.

Gli uomini di Costantino provano nella prima frazione a pungere, senza creare tuttavia grattacapi, con la difesa dei padroni di casa brava a chiudersi con ordine badando al sodo e la prima frazione scorre via senza grossi sussulti. Nella ripresa gli ospiti, accusando probabilmente le tossine della lunga preparazione, calano alla distanza, uscendo presto dalla partita. Ne approfittano così i ragazzi dell'esperto mister Gatto, bravi a concretizzare l'occasione più ghiotta decretata dalla massima punizione fischiata per un fallo piuttosto ingenuo su Marini in area di rigore. Dal dischetto si presenta Randazzo, freddo nel piazzare la sfera alle spalle di Madia. Una mazzata per i giallorossi che non riescono ad impensierire la porta difesa da Le Rose neanche nei 6 minuti di recupero concessi dall'arbitro Alessandro Femia, nonostante l'inferiorità numerica dei padroni di casa per l'espulsione comminata al difensore Curatelo. Termina dunque 1-0, oseremmo dire a sorpresa, viste le premesse. 

Aquile che avranno l'occasione di rivalsa nel prossimo turno di campionato, che li vedrà opposti sabato prossimo al Curto con il Pescara, uscito vincente dalla contesa con la Ternana per 2-1. I lupacchiotti invece approcciano bene alla stagione incamerando 3 punti che danno morale più che altro, in vista di un'altra stagione che si prospetta in salita e sabato andranno a fare visita al Benevento, corsaro nella trasferta di Bari per 1-0.

Un campionato Primavera che seguiremo con interesse, calore e partecipazione, come identità e territorio richiedono. Perché dove non arrivano gli investimenti e capacità manageriali, servono passione, sacrifici e forza di volontà...per raggiungere traguardi ambiziosi!