Braglia sul Cosenza: “Le guerre non servono, la maglia resta una sola”

Piero Braglia interviene sul caso Cosenza: 'Le guerre non portano a nulla, la maglia è una sola. I tifosi devono fare di necessità virtù'.
05.09.2025 22:47 di  Stefano Bentivogli   vedi letture
Braglia sul Cosenza: “Le guerre non servono, la maglia resta una sola”
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Piero Braglia, allenatore che nel 2018 ha firmato l’impresa della promozione del Cosenza in Serie B, è tornato a parlare del club rossoblù in un’intervista, affrontando il tema caldo della contestazione che i tifosi portano avanti contro la proprietà guidata da Eugenio Guarascio.

“La maglia resta una, oltre i contrasti”

Braglia ha voluto richiamare l’attenzione sul vero punto di riferimento della piazza: la maglia.

“Le guerre non portano mai a nulla. Capisco i tifosi e le loro ragioni, ma la società si identifica con la città: Cosenza è una, la maglia è una.”

Per il tecnico, al di là di chi sia il proprietario o il presidente, ciò che rimane è il valore simbolico e identitario del club.

I rischi della divisione interna

Secondo Braglia, il clima di contrapposizione rischia di danneggiare tutti:

“Se le cose vanno male, a rimetterci sono i giocatori, la città e i tifosi stessi. Per questo è importante fare di necessità virtù, fino a prova contraria.”

Un messaggio che invita alla riflessione, sottolineando come il bene del Cosenza debba essere sempre messo al primo posto, anche nei momenti di tensione tra tifoseria e società.

Un appello alla piazza rossoblù

Il tecnico ha ribadito che la tifoseria ha già dimostrato in più occasioni il proprio amore per i colori rossoblù, e che proprio questo legame viscerale dovrebbe essere il punto di partenza per non lasciare sola la squadra in un momento delicato.