Cosenza, il sindaco Caruso rompe il silenzio: «Serve una cessione per ricucire lo strappo con la città»

Il sindaco Franz Caruso prende posizione sul futuro del Cosenza Calcio: «Chi guida una squadra che porta il nome della città ha doveri morali. Serve una cessione per ritrovare unità e rispetto».

04.06.2025 10:30 di  Stefano Bentivogli   vedi letture
Cosenza, il sindaco Caruso rompe il silenzio: «Serve una cessione per ricucire lo strappo con la città»

Il momento è delicato, le tensioni crescono, e Franz Caruso, sindaco di Cosenza, decide di prendere posizione pubblicamente. Dopo l’incontro con l’ad del Cosenza Calcio Rita Rachele Scalise a Palazzo dei Bruzi, e all’indomani delle dichiarazioni ambigue sulla trattativa di cessione, il primo cittadino interviene con parole nette e cariche di significato.

Un intervento che segna una svolta comunicativa, ma anche istituzionale, nella lunga vicenda che tiene in bilico il futuro del club rossoblù.

«La squadra si chiama Cosenza, ed è patrimonio della città»

Nel suo intervento, Caruso ha sottolineato la sua totale disponibilità verso la società nel corso degli ultimi tre anni, senza mai interferire direttamente nelle scelte societarie. Tuttavia, ha anche messo in chiaro un concetto fondamentale:

«C’è una piccola particolarità, niente affatto trascurabile – ha ribadito Franz Caruso – ed è questa: che la squadra si chiama Cosenza, ed è proprio questo che la rende patrimonio della città dal punto di vista sportivo».

Una dichiarazione che richiama alle responsabilità morali di chi guida una squadra che rappresenta non solo una tifoseria, ma un intero territorio.

«Chi guida il club ha doveri verso città, tifosi e Amministrazione»

Caruso non si è limitato a una riflessione simbolica. È entrato nel merito della gestione e del rapporto, spesso troppo distante, tra società e istituzioni:

«Chi gestisce una squadra importante come la nostra, e che porta il nome della città, ha qualche dovere in più. Verso la città, verso i tifosi, verso l’Amministrazione comunale, e in modo particolare verso il Sindaco. Purtroppo – ha aggiunto con rammarico – questa sensibilità non c’è stata».

Parole che fotografano un rapporto compromesso, fatto di silenzi, mancate risposte e una percezione crescente di distacco tra il club e il tessuto sociale che dovrebbe rappresentare.

La richiesta esplicita: cedere per ricucire

Ed è qui che arriva il passaggio più forte, quasi un appello, ma anche una presa di posizione politica:

«Mi auguro che si proceda a una cessione della società. Affinché si creino le condizioni per una pacificazione tra la squadra, la città e la provincia. Anche perché in questo momento le quotidiane sollecitazioni arrivano non solo dai tifosi, ma anche dalla gente comune, dai cittadini della provincia».

Un invito diretto alla proprietà, affinché si faccia da parte e permetta al Cosenza Calcio di ricostruire il rapporto con il suo territorio, in un momento storico in cui fiducia e coesione sono fondamentali.