Beretta, è il tuo momento: il Cosenza ha bisogno dei tuoi gol per restare in corsa. Adesso o mai più
C’è un momento, nella stagione di una squadra, in cui le responsabilità cambiano peso e si trasformano in un’occasione. Per il Cosenza, quel momento è arrivato, e ha un nome ben preciso: Giacomo Beretta.
L’attaccante, arrivato in Calabria a inizio ottobre, non ha ancora trovato la via del gol, complice una quantità di palloni giocabili tutto sommato ridotta. Ma la situazione attuale impone una svolta immediata. Dopo l’infortunio di Mazzocchi, il reparto offensivo si trova ridotto ai minimi termini: gli unici centravanti disponibili sono lo stesso Beretta e il giovane Achour, troppo acerbo per poter reggere da solo il peso dell’attacco.
È quindi inevitabile che gli occhi di tutti si posino su Beretta. Il Cosenza non può permettersi di aspettare oltre, non può contare unicamente sulla freschezza dell’ex Primavera del Cagliari. Serve l’esperienza, la cattiveria agonistica, l’istinto di un giocatore che nella sua carriera ha segnato 56 gol tra Serie B e C. Numeri che raccontano di un attaccante che sa come si fa, che ha visto abbastanza calcio per sapere come reagire nei momenti più delicati.
E questo, per il Cosenza, è esattamente uno di quei momenti.
Beretta deve diventare riferimento, fulcro e arma offensiva. Deve trasformare ogni pallone in un’occasione, ogni movimento in una soluzione, ogni minuto in un segnale di affidabilità. Non si tratta solo di riempire il tabellino marcatori, ma di portare presenza, personalità e profondità a una squadra che senza di lui rischia di perdere peso specifico nella metà campo avversaria.
Il contesto, paradossalmente, potrebbe aiutarlo: poche alternative, responsabilità chiare, una maglia che pesa ma che può anche esaltare chi è abituato a prendersi carichi importanti. È il classico crocevia della carriera: o si interpreta il ruolo da protagonista, o si resta ai margini.
Il Cosenza, dal canto suo, ha bisogno di ritrovarsi, di segnare con più continuità e di mettere punti in classifica prima che la situazione si complichi ulteriormente. La squadra ha mostrato qualità, ma senza un terminale efficace tutto diventa più difficile.
Ora tocca a Beretta.
È il momento giusto, quello che distingue chi lascia un segno da chi passa inosservato. E il Cosenza ha un disperato bisogno che Giacomo scelga la prima strada.
