Caos al Marulla: Cosenza-Cesena sospesa due volte per razzi e bombe carta | Tensione alle stelle

Una serata tesa e surreale quella vissuta allo stadio “San Vito-Gigi Marulla” in occasione di Cosenza-Cesena, gara poi conclusasi con la vittoria di misura dei romagnoli. Il match è stato interrotto per ben due volte a causa di una protesta violenta dei tifosi all’esterno dell’impianto, con gravi episodi che hanno messo a rischio la sicurezza in campo.
Dopo appena pochi minuti dal calcio d’inizio, il direttore di gara Pontrera di Bologna ha deciso di sospendere la partita per oltre cinque minuti. Dall’esterno della Curva Sud Bergamini, infatti, è partita una dura contestazione contro il presidente Guarascio: sono esplose bombe carta e sono stati accesi numerosi fumogeni, mentre all’interno dello stadio erano presenti soltanto poche centinaia di spettatori.
La situazione è degenerata quando due o tre razzi sono stati lanciati all’interno del campo, attraversando la curva e atterrando sul terreno di gioco. I calciatori, comprensibilmente spaventati, si sono allontanati verso le panchine in cerca di riparo. A quel punto, l’arbitro ha sospeso l’incontro, che è ripreso solo dopo diversi minuti, una volta ristabilita una calma solo apparente.
Ma l’instabilità non era ancora finita: intorno al 21’ minuto, un ulteriore razzo è stato scagliato dall’area dietro la Tribuna Numerata, costringendo l’arbitro a una seconda sospensione. Anche in questo caso, dopo alcuni minuti di stop, la gara è proseguita con cautela.
L’episodio riflette un clima di forte tensione sociale e sportiva attorno alla squadra silana, con un pubblico sempre più distante e disilluso, in un contesto che rischia ora di portare a sanzioni per il club rossoblù.