Foggia, Canonico iscrive la squadra e lancia l'appello: «Ora chi ama il club lo compri»

Con un atto forte e decisivo, Nicola Canonico, presidente del Foggia Calcio, ha confermato l’iscrizione della squadra al prossimo campionato di Serie C, dove tra le protagoniste ci sarà anche il Cosenza. Una scelta compiuta "per non far sparire il calcio da Foggia", come ha dichiarato lui stesso in una nota ripresa da antennasud.com.
Ma dietro questa decisione, apparentemente semplice, si nasconde un contesto ben più complesso, fatto di pressioni, intimidazioni e di un messaggio chiaro alla città: ora serve che chi ama davvero il Foggia si faccia avanti.
Canonico: «Iscrivo la squadra per salvare il calcio foggiano»
«Il 31 marzo c’erano pressioni che non potevo raccontare – ha spiegato Canonico –. Il mancato pagamento degli stipendi è stato il risultato di intimidazioni. C’erano delle indagini in corso, e non potevo dare troppe informazioni».
Una dichiarazione che getta luce su un periodo oscuro e travagliato della gestione societaria, segnato da silenzi obbligati e da una tensione interna che ha avuto pesanti ripercussioni anche a livello amministrativo e sportivo.
Nonostante tutto, il numero uno del club ha compiuto un gesto importante:
«Iscrivere la squadra è stato il mio gesto forte. Ora, però, la palla passa ad altri. È il momento per chi ama il Foggia di dimostrarlo, non a parole ma con i fatti».
Cessione aperta: “Chi vuole il Foggia si faccia avanti”
Canonico ha quindi confermato la volontà di cedere il club, aprendo ufficialmente alla ricerca di nuovi acquirenti:
«Cedo il club a chi vuole acquistarlo. Gli imprenditori locali devono dimostrare il loro amore per il Foggia presentando offerte concrete, non limitandosi ai proclami».
Un appello che suona come un ultimatum, rivolto a tutto l’ambiente foggiano: il calcio è salvo per ora, ma per costruire un futuro stabile serve un cambio di passo, serve un progetto nuovo, serve chi sia pronto a investire davvero.
Il sindaco ora in prima linea: "la palla passa a lui"
Canonico ha concluso il suo intervento con un richiamo istituzionale preciso:
«Ora la palla passa in mano al sindaco».
Una frase che chiama in causa direttamente l’amministrazione comunale, invitata a fare da garante o facilitatore nel processo di transizione societaria. Un ruolo delicato ma cruciale, soprattutto per garantire continuità e trasparenza nel momento più sensibile della storia recente del club.