Cosenza, altra settimana di passione. Martedì di fuoco tra closing e ok al Marulla.

Proseguiamo la ricostruzione di quanto avvenuto nelle scorse ore attorno al sodalizio rossoblù, con Comune e gruppo Oliva ancora protagonisti. All'orizzonte l'iscrizione alla C.
Cosenza, altra settimana di passione. Martedì di fuoco tra closing e ok al Marulla.

Si apre una settimana di passione per i supporters rossoblù. Tra iscrizione e cambio di proprietà si è giunti alla resa dei conti.

Sono ore caldissime e non è certo colpa dell'anticiclone subtropicale di matrice nordafricana a surriscaldare l'aria che si respira nel capoluogo bruzio. I prossimi giorni saranno infatti determinanti per riscrivere il futuro del Cosenza Calcio.

Partiamo innanzitutto dal descrivere i fatti: nella giornata di venerdì 30 maggio, l'amministratrice unica della società Rita Rachele Scalise, accompagnata dal segretario Xausa, si sarebbero recati a Palazzo dei Bruzi per richiedere al sindaco della città il nullaosta per la concessione dello stadio San Vito-Marulla, documento imprescindibile per ottenere l'iscrizione al prossimo campionato di serie C. Secondo quanto ci risulta, il sindaco Franz Caruso non avrebbe accolto i due ambasciatori della società, giustificandone la decisione con la mancata prenotazione dell'incontro. Di lì la Scalise avrebbe detto senza tante metafore e non badando più di tanto alla semantica, che "Si sta per vendere la società". Il primo cittadino, a quel punto, mosso per un attimo dalla compassione per la situazione, avrebbe chiesto ai rappresentanti del Cosenza Calcio di ritornare martedì 3 Giugno con la documentazione che attesti la vendita della società, (im)ponendola come conditio sine qua non per la concessione dell'utilizzo del San Vito-Marulla nella prossima stagione calcistica.

Ecco spiegato il motivo per cui, al contrario di quanti in molti sostengono, il cambio di proprietà in seno al Cosenza Calcio, dovrà essere un passaggio precedente alla domanda di iscrizione al prossimo campionato, che ricordiamo scade tra circa 120 ore.

Una situazione che, se fosse confermata dai fatti, darebbe un senso agli appelli lanciati al primo cittadino anche da questa redazione nei mesi trascorsi, prima che la barca affondasse.

In merito alla notizia riportata in esclusiva dalla nostra redazione sul probabile acquirente, ribadiamo quanto già scritto, confermando la presenza in queste ore in città del gruppo industriale che sarebbe, nel momento in cui scriviamo, prossimo all’acquisto del Cosenza Calcio, per il 70% delle quote. Salvo cataclismi, cui siamo ormai abituati troppo bene con il presidente Eugenio Guarascio.